Un maiale per sempre

Tanti anni fa, quando ancora i miei figli erano piccoli, per una ricorrenza famigliare fui invitata a festeggiare in un ristorante in friuli.

A quel tempo ero onnivora, o forse meglio sarebbe dire carnivora. 

Il menù era principalmente a base di carne di maiale accompagnato da verdure e patate.

Ricordo ancora le grandi griglie con costine e braciole che rosolavano al fuoco.

Mangiai abbondantemente e poi mi alzai dalla tavola, i bambini giocavano poco lontano e io sovra pensiero incominciai a gironzolare nei dintorni del ristorante. Girato un angolo della casa mi ritrovai tra le stalle dei maiali. Recinti in cemento con delle piccole camere di ricovero, perfettamente puliti e curati. Un maiale si avvicinò al cancelletto. Era un animale enorme, penso superasse abbondantemente i duecento kg, rosa e lindo con delle orecchie grandissime e gli occhi azzurri. Due bellissimi occhi azzurri come il cielo, dolci e limpidi. Disarmanti. Per un tempo indefinito stetti a guardarlo e lui continuò a fissarmi come volesse dirmi qualcosa. Ritornai al tavolo e ben presto quegli occhi azzurri mi uscirono dai pensieri.

La notte quegli occhi azzurri ritornarono a fissarmi e quel maiale enorme entrò nei miei sogni. Il suo muso rosa e dolcissimo mi fissava e questa volta parlò:- Tu hai mangiato mio fratello- mi sussurrò e io mi svegliai di soprassalto. 

Rimasi sconvolta ma non ero ancora pronta a rinunciare a mangiare carne.

La gola e l’abitudine avevano il sopravvento e ancora una volta, dopo un paio di giorni, mi dimenticai di lui.

Passarono gli anni e pian piano incominciai a creare il mio mondo. Nacque così, pian piano , in sordina.

Prima arrivarono le galline, poi le oche , le anatre, i conigli, le caprette. Fu allora, nella cura costante e quotidiana di queste creature che capii che qualcosa stava cambiando nel mio modo di pensare e di rapportami con gli animali.

Il giorno in cui mi ritrovai a ritornare da un mercato degli animali con in macchina galline, anatre, oche e un maiale in uno scatolone ebbi la certezza che ero giunta al punto di non ritorno.

Erano due anni che non mangiavo carne e quell’esserino nello scatolone era la conferma che ormai per me gli animali non erano più cibo.

Mike, così chiamammo la creaturina rosa a macchie nere chiusa nello scatolone, diventò il più grande amore di mia figlia. Visse con noi a casa fino all’età di un anno. Scoprimmo poi che era affetto da una malformazione che lo trasformò in maiale di oltre cento kg quando in verità ne avrebbe dovuti pesare quaranta.

Costruimmo per lui una casetta ed un recinto in bosco, in quello che era ormai diventato Ilmondodisusanna e così Mike si trasferì e conobbe tutti gli altri animali ospiti del campo: le capre e gli asini  divennero suoi amici e si aggiunsero ai cani e ai gatti con i quali aveva già socializzato da tempo.

Purtroppo un bruttissimo giorno, un indimenticabile 4 marzo, il cuore di Mike, ormai infinitamente sovrappeso, smise di battere proprio mentre mangiava l’ultima minestrina preparata da mia figlia. Mentre aspettavamo che venissero a portarlo via ( perché il maiale è un animale da reddito e non d’affezione e quindi va “smaltito”) gli asini e le capre vegliarono il suo corpo.

Dalla sua perdita capii che ero arrivata al punto di non ritorno, che mai più avrei mangiato un solo pezzo di carne e che il mio mondo non sarebbe mai stato senza un maiale.

Piansi lacrime infinite con mia figlia perché quel maiale ciccione ha lasciato un vuoto enorme.

Rapportarsi con un maiale e creare con lui un rapporto d’amore e di fiducia è una  sensazione particolarissima.

Un maiale può far male, molto male. Porto ancora una cicatrice sulla gamba di un morso di Mike. Conquistare il suo amore non è cosa da poco ma è una vittoria impagabile.

L’intelligenza di questo animale è superiore a quella del cane ma il suo carattere e la sua indole sono diversi. Un cane dipende dall’Umano, il maiale no. Il maiale si concede ma il giorno in cui si metterà a pancia all’aria ai vostri piedi per farsi massaggiare allora scoprirete un mondo nuovo, scoprirete che del maiale non si butta via nulla perché si ama tutto intero. 

Se ti è piaciuto, condividilo
error
fb-share-icon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *