Bella cosa il web.
Mi sono arrivate infinite segnalazioni con la storia di Mleko, il caprone destinato al macello in cerca di casa.
All’inizio ho declinato l’invito.
Un caprone? No grazie.
Non ho posto, puzza, è maschio e comunque non saprei dove metterlo, il mio mondo è al completo.
Come al solito nessuno mi prende seriamente e le richieste sono continuate ad arrivarmi… sms, post, WhatsApp.
Alla fine, così per curiosità, ho chiamato il padrone ed ho guardato la foto di questo meraviglioso caprone biondo.
Fregata. Come al solito.
La verità è che veramente il mio terreno è al completo, non posso più accogliere nessun altro animale, il rischio sarebbe di compromettere il bellissimo equilibrio che ho creato.
Però la storia di Mleko è avvincente e io non posso lasciarlo macellare.
Il biondo caprone ha tre anni ed alle spalle un passato, se pur breve, da riproduttore.
Un brutto giorno, per ingannare il tempo, tra una monta e l’altra, decise di mangiarsi la copertura della sua casetta.
Pessima idea.
Il risultato è stato un blocco intestinale e il suo padrone l’ha salvato per miracolo.
Da quel giorno però la vita di Mleko è cambiata: nonostante vada in calore non riesce più ad avere un’erezione e quindi non riesce più a fare il suo “dovere”. E’ diventato inutilizzabile e quindi inutile.
Il suo destino a questo punto sarebbe stato il macello ma, poiché si tratta di un caprone molto docile e di innegabile bellezza, il suo padrone ha voluto dargli una chance: ha deciso di cercare qualcuno che lo adottasse.
Ma chi si sobbarca il costo di mantenere un animale non produttivo?
Stiamo parlando di una creaturina di 100 kg che essendo maschio non produce latte, non riesce ad accoppiarsi e quindi non produce nemmeno capretti. Un essere inutile quindi.
E qui arrivo io, rapita dal suo biondo ciuffo e dallo sguardo triste.
Il mio motto è: “Se vuoi, puoi.”
E così il mio Mondo si espanderà con un nuovo terreno datomi in uso dalla mia amica e compagna di avventura.
Sarà la nuova casa di Mleko e di chissà chi ancora.